Trama:
Elle Woods e’ la quintessenza della bionda west coast, sempre perfettamente alla moda, sempre in corsa per qualche titolo di miss, sempre accompagnata dal suo cagnolino. Quando il fidanzato la molla con la frase ‘devo smetterla di cazzeggiare, io devo sposare una Jackie, non una Marylin’, Elle diventa furiosa e prepara la rivincita sullo stesso terreno di lui: la facolta’ di legge di Harvard.
Commento:
‘La rivincita delle bionde’ (in originale Legally Blonde, legalmente bionda) e’ una di quelle commedie scanzonate che nasconde sempre qualche doppiofondo sul quale riflettere. Qui sostanzialmente c’e’ la riabilitazione dell’oca bionda, della Marylin, della civettuola ragazza in bikini. La dimostrazione che ne fa la brava Reese Witherspoon e’ perfetta, e salta a pie’ pari le morali di altri film che affermano ‘tutti possiamo farcela, tutti siamo in qualche modo intelligenti, se ne assumiamo le fattezze esteriori’. Esattamente quello che non succede a Elle Woods quando arriva ad Harvard, dove una mandria di studenti omologati al modello ‘intellettuale con i soldi’ guarda questa replicante di Barbie pensando immediatamente che non ce la puo’ fare, e non perche’ e’ stupida (questo non possono veramente saperlo) ma perche’ non e’ omologata, non e’ una ‘studentessa’. Elle Woods li gioca tutti arrampicata sui suoi trampoli che la trasportano felice e sculettante da un’aula dell’universita’ direttamente nell’aula di un tribunale dove risolvera’ un caso citando a memoria Cosmopolitan piuttosto che articoli di diritto. Curioso film che alterna il politicall correct hollywoodiano all’anarchia piu’ sfrenata, il lifestyle della classe vincente ad una parodia dello stesso. Film globale e locale che trova un suo senso solo se conoscete il paesaggio umani di Venice e Santa Monica. Il tutto diretto con eccessivo controllo dall’esordiente Luketic, australiano di madre croata e padre italiano. La rivoluzione della morale e’ lontana, ma quattro risate di pura cultura pop sono pronte per voi.
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