I film italiani vengono visti come un vero e proprio tesoro da proteggere, da conservare, da far vedere ai giovani. Una commissione di esperti (tra questi Gianni Amelio, Gianluca Farinelli, Morando Morandini, Paolo Mereghetti) ha selezionato cento film italiani (anzi 101), nel periodo che va dal 1942 al 1978.
Scopo del loro lavoro: “Selezionare cento film da custodire, restaurare, proteggere. Come si fa con i beni culturali”.
Ecco l’elenco dei 100 film da salvare, ordinato per anno. L’anno più prolifico, il 1953, con 8 fim.
Tra i 100 film da salvare avrei aggiunto, senza alcun indugio, una delle più intense interpretazioni di Tognazzi: “La stanza del vescovo”. Film ingiustamente sottostimato, tratto dal libro omonimo. Persino la allora 22enne Ornella Muti mostra una intensità recitativa senza eguali. In quella lista mi sembra che alcuni film siano stati inseriti più per dovere reverenziale che per doti intrinseche della pellicola; un po’ come quando il Presidente della Repubblica nomina i Senatori a vita.