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Homeland: parte la seconda stagione della serie pluripremiata

di luca.pistolesi 28 settembre 2012

Homeland riparte domenica negli Stati Uniti, a una sola settimana dalla notte degli Emmy Awards, i premi della tv statunitense, nella quale la nuova serie di Showtime ha stracciato tutta la concorrenza, portando a casa quattro dei cinque premi più importanti: Miglior Serie, Miglior Sceneggiatura, Miglior attore protagonista e Miglior attrice protagonista (solo la Regia è scappata di mano, conquistata da Boardwalk Empire).

Per chi non conoscesse ancora la serie, Homeland narra la storia di un soldato americano, Nicholas Brody, che viene liberato durante un blitz e viene riportato a casa dopo anni di prigionia. Un’analista della Cia, Carrie Mathison, viene però a sapere che un americano è passato al nemico ed è diventato un terrorista, e sospettando di Brody si mette a scavare nella sua vita.

La serie è ben congegnata e vive sulle grandi interpretazioni dei due attori protagonisti, cui sono stati affidati due personaggi complessi e contrastati. Ancor più, però, la serie funziona perché affronta un tema delicatissimo come quello della lotta al terrorismo con un distacco inedito, quasi a-confessionale. Il conflitto, sopito ma mai terminato, tra l’America degli apparati e dei servizi segreti e Al Quaeda diventa in Homeland un conflitto tra persone. Le motivazioni politiche, da una parte e dall’altra, si sbriciolano, restano sullo sfondo, confuse e mai approfondite. Chi è terrorista, come chi è patriota, decide di esserlo per semplici motivi personali: un attentato sul suolo americano può diventare così alternativamente un’onta sul curriculum o l’occasione per cogliere una vendetta personale. In questo modo, le motivazioni dei personaggi diventano condivisibili: si può provare empatia per l’eroe così come per il terrorista. Ammesso che si riesca a capire chi è il vero terrorista…

SPOILER ALERT: SE NON HAI VISTO LA PRIMA STAGIONE NON LEGGERE LE RIGHE SEGUENTI!

La seconda stagione di Homeland ripartirà con una situazione anomala: noi che seguiamo la serie sappiamo con certezza che Brody ha tradito ed è disposto a lavorare per i terroristi, anche se il legame con la sua famiglia può aiutarlo a starne fuori. Tuttavia, Carrie, preda della sua malattia e dei suoi fantasmi, ha accettato di sottoporsi all’elettroshock e di resettare la sua memoria. Noi, quindi, sapremo molto di più di quanto sappia Carrie: in questa separazione tra noi e il nostro “simulacro” nella serie sta il fascino della seconda stagione di Homeland, che siamo impazienti di goderci.

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