Trama:
I Tenenbaum sono una ricca ed eccentrica famiglia newyorchese, la cui vita sta per cambiare ora che Royal, il patriarca, ha deciso di rientrare in casa dopo diciasette anni vissuti in albergo.
Commento:
Al suo terzo film (i primi due sono inediti in Italia) Wes Anderson riesce ad imbroccare i favori dei produttori che gli regalano un cast stellare e i soldi per realizzare una pellicola densa e affollata di situazioni e narrazioni. Il regista scrive e dirige una commedia d’ambientazione tipicamente newyorchese (ma lui e’ texano) con il gusto del paradosso e una buona dose di eccentricita’. Eppure la macchina cinematografica non decolla, ed e’ un vero peccato, perche’ i presupposti ci sono tutti. Toglietevi dalla testa la commedia scoppiettante ma anche cosi’ facendo le vicende tenenbaume risultano terribilmente noiose, di una lentezza ossidianica. Anche le generose dosi d’acido versate in apertura si affievoliscono, ammutoliscono e aprono solo la strada ad un mieloso finale. Ancora peccato. Detto e premesso questo il film in ralta’ c’e’, nelle meticolose scenografie, nei personaggi deliziosi e in una storia di sospensioni vitali che se solo fosse stata… come dire… ‘se’… Un’occasione mancata di un regista che ha i numeri per realizzare lavori notevoli, e quel che si e’ visto se non altro invita a recuperare i suoi lungometraggi d’esordio.
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