Trama:
Bridget Jones, trentanni e zero fidanzati. E’ tempo di cambiare…
Commento:
Successo annunciato a ruota con l’omonimo libro, grande cast, grande film, sale piene e tutti a dire ‘pero’ questi inglesi (o americani, sapete le differenze?). Successo di cassetta quindi ma anche di critica (ok, non tutta ma buona parte). Tutti concordi, finalmente una pellicola che mette d’accordo la testa con il cuore (e con gli incassi). Ogni commento contrario o negativo si schianta contro l’alto muro del successo. Eppure – come dire – mi ha divertito (il primo tempo) ma mi ha anche infastidito… tutto troppo perfettino, quasi lezioso nella sua ecatombe di sfighe per la povera Bridget, che tutto sommato non brilla certo per essere un personaggio simpatico, anzi. E un bell’anzi (anche due) per Hugh Grant, damerino imbolsito, e per Colin Firth, sgradevole quanto basta. Editor di fama l’uno e prestigioso avvocato l’altro. Auargh! Niente da dire, andateci pure per una serata disimpegnata, fatevi quattro risate e poi compratevi il libro, ma che nessuno osi parlare di cinema.
Links:
sito ufficiale (in inglese).