Pianeta Cinema

Trama:
Jerry Black e’ al giorno del suo pensionamento da agente investigativo quando si imbatte nel suo ultimo caso, un feroce omicidio di una bambina che gli fara’ strappare la promessa di acciuffare il colpevole. Jerry inizia quindi a condurre le indagini da outsider e la sua pista porta molto piu’ in la’ di quella comoda che mette in carcere un ritardato (poi suicida). L’appostamento costera’ mesi e mesi di tempo, un cambio di casa per essere piu’ vicino ai luoghi del delitto e l’imbattersi in una ragazza madre che sara’ per Jerry l’embione della famiglia che non ha ed anche la piccola esca per il ‘mostro’. Ma tutto questo servira’ realmente a qualcosa?

Commento:
Sean Penn ne ha fatta di strada, dal teppistello manesco marito di Madonna, al regista e produttore che e’ adesso. E osa Penn adattando Durrenmatt, autore tedesco di anti-gialli (1928-1990), per il grande schermo. Operazione riuscita, a meta’. Il film e’ sobrio, un poliziesco con serial killer decisamente diverso e piu’ intenso e piu’ lento e piu’ misurato dei tanti prodotti loffi sul medesimo argomento che la cinematografia statunitense semina in giro per il mondo. Con un cast di altissimo livello e un’ambientazione (Nevada) che quasi vale il film. Eppure il giocattolo non gira. Il finale arriva dopo due ore di attesa e lascia tutti allibiti. Che vuol dire? Forse Sean Penn gioca male le sue carte, forse il suo ritratto del poliziotto in pensione gli ha preso la mano perche’ Penn – va detto – bara con gli spettatori, e questo e’ inammissibile.

Links:
sito su Sean Penn (in inglese).
sito ufficiale (in inglese).