Pianeta Cinema

Trama:
Nella Terra di Mezzo sono passati molti anni da quando il malvagio signore del male, Sauron, e’ stato sconfitto e la pace riconquistata. Ma un segno tangibile della sua potenza e’ rimasto, un anello, per anni custodito dal placido hobbit Bilbo Baggins che adesso medita la pensione e lo consegna al nipote, Frodo, che riceve l’incarico dal mago Gandalf di distruggerlo, gettandolo in un mare di lava, nel centro del regno di Sauron. Impresa non da poco, e per realizzarla si costituisce la ‘Compagnia dell’anello’.

Commento:
Primo episodio della annunciata trilogia dedicata al ‘Signore degli anelli’, il romanzo cosiddetto ‘europeo’, amato allo stesso modo da hippies e giovani destrorsi. I primi produssero l’omonimo cartone animato diretto dal guru dell’immaginario off Ralph Bakshi, i secondi i tristemente noti ‘Campi hobbit’ con il loro riporto di eversione nera. La versione di Peter Jackson, a suo modo regista indipendente, gia’ autore di film inquieti e disturbanti (‘Creature del cielo’, ‘Sospesi nel tempo’) e’ sontuosa e fedele al romanzo originale. Certo gli estimatori di Tolkien avranno da ridire, dell’assenza di Tom Bombadil per dirne una, ma il film e’ tutto sommato corretto nella sua lunghezza fiume di quasi tre ore. Sulla storia niente da dire, sono proprio le terre di mezzo ricostruite fedelmente nella lontana Nuova Zelanda, il cui governo ha investito molto nell’operazione, anche se alcuni passaggi risultano un po’ forzati dalla compressione narrativa e gli effetti speciali tutto sommato gia’ visti un po’ qui e un po’ li’. Quello che sottilmente ben riesce a Jackson e’ la creazione di una atmosfera extra-umana. Una vera coesistenza dei popoli alleati contro il ‘male che avanza’, con alti e bassi, tradimenti e colpi di scena che appartenevano storicamente alla fiaba e alla tradizione europea ma che la cinematografia americana ci aveva forzosamente fatto abbandonare a favore di una disneyzzazione dell’immaginario (buoni e cattivi, happy end e i canonici tre atti narrativi). E se Frodo Baggins e’ proprio un hobbit effeminato (omosessualmente puntato da Aragorn) i maschietti della virile avventura risultano un po’ fasulli, lasciando spazio e terreno alle due damigelle fatate, Liv Tyler e Cate Blanchett, che dominano la scena, tradendo in questo caso l’immaginario tolkieniano.

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