Trama:
Una donna recentemente separata e sua figlia si preparano ad abitare nella loro nuova casa, un villino inizio secolo che custodisce una particolarita’, una ‘Panic Room’, o stanza antipanico, una sorta di bunker in cui ‘nascondersi’ in caso di irruzione di malintenzionati nella casa. E nella loro prima notte nella nuova casa i malintenzionati entrano…
Commento:
In una stagione cinematografica avara di thriller e piu’ in generale di buoni film c’era molta attesa per il nuovo lavoro di David Fincher (‘Seven’, ‘Fight Club’), questo ‘Panic Room’, scritto da David Koepp (‘Carlito’s Way’, ‘Mission Impossible’) e interpretato da attori di classe come Jodie Foster (in effetti seconda scelta, l’interprete avrebbe dovuto essere l’ormai onnipresente Nicole Kidman) e il poetico Forest Whitaker. Anche l’idea di base non era disprezzabile con questa ‘stanza antipanico’ che permetteva di filtrare le fobie e le paure del primo mondo bianco rispetto all’invasione, all’effrazione e alla penetrazione di ‘altri’, nonche’ una sfida lanciata da regista e sceneggiatore nella possibilita’ di costruire un thriller ‘a tavolino’ ambientato tra quattro mura domestiche. Purtroppo la sfida e’ andata perduta, il thriller non trilla, e questa e’ senz’altro la pecca peggiore di un film commerciale, come un horror che non fa paura o una commedia che non fa ridere. Pazienza, rimane una piacevole visione media, un esercizio di stile del regista (veramente sovrabbondante e barocco) ed un passo falso per tutti.
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