Trama:
David Aames e’ il giovane proprietario del pacchetto di maggioranza di una importante casa editrice. La sua vita scorre ricca e tranquilla, tra il lavoro (poco) e gli impegni mondani che affronta con l’amico Jason e l’amica e ‘compagna di letto’ Julie. Ma il destino ci mette la mano, e sulla sua strada piomba Sofia, ballerina spagnola in trasferta newyorchese che lo fa innamorare follemente. Ma la ‘compagna di letto’ non ci sta e lo trascina in un devastante incidente stradale che fara’ morire lei e lascera’ sfigurato lui. Fin qui tutto sotto controllo, ma allora perche’ sembra che il mondo non sia quello che David ha lasciato prima del coma e dell’intervento di plastica facciale? C’e’ un complotto contro di lui? E Sofia che ruolo ha?
Commento:
Il cinema hollywoodiano si sta schiantando sulla pratica del remake perdendo progressivamente forza, grinta e dignita’. Se ‘Apri gli occhi’ di Amenabar era un film metafisico sorprendente e originale questa di Cameron Crowe ne e’ copia sbiadita e noiosa. Dei personaggi poco ci importa, ricchi e trastulloni come sono non acchiappano molte simpatie, inoltre il regista infarcisce la narrazione di piani onirici benpiu’ interessanti di quelli reali facendoci sempre sperare in una promessa che non realizza. ‘Vanilla Sky’ e’ un thriller che non emoziona, un film sentimentale che non commuove, un film di fantascienza arrivato in ritardo di almeno quindici anni. E dopo il finale, il finalino, il controfinale e quant’altro gli sbadigli si sprecano. Sconsigliatelo.
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