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L’inverno

film drammatico, Italia '02 Regia di Nina Di Majo, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Yorgo Voyagis, Alberto Di Stasio, Paolo Paoloni.
di pianetafilm 16 settembre 2007

Trama:
Leo e Marta. Gustavo ed Anna. Due coppie s’incontrano ai margini di una metropoli. Leo (Fabrizio Gifuni),scrittore in crisi e privo di sentimenti, vive una pavida relazione con Marta (Valeria Bruni Tedeschi), ricca, bella, ma fragile donna che cerca di allestire una galleria d’arte. Tra i due s’instaura un amore codardo, che non osa progettare il futuro e che vive il presente in una stasi priva di tenere emozioni. Gustavo (Yorgo Voyagis), scultore vitale di mezza eta’, intrattiene con Anna,traduttrice nevrotica, una relazione matrimoniale rozza e perversa. Tra i quattro circola – a tratti – un’attrazione reciproca,ma l’incomunicabilit? ? in agguato. Voyagis ci prova con Marta; Anna – dolce e sensuale – comincia a sedurre Leo; scatenando una serie di reazioni che sconvolgeranno le loro vite e comprometteranno i precari equilibri. In un grande equivoco finale, Leo e Marta, la coppia che sembrava pi? salda alla fine si sfalda: pur amandosi non riescono a trovare le parole per rimanere insieme. Gustavo ed Anna, invece, restano uniti nella loro sterile vita, fatta di alcol e di tradimenti senza rimorsi.

Commento:
Dopo i premi ricevuti al Sacher Festival di Moretti e le soddisfazioni raccolte al festival di Venezia con la sua opera prima Autunno (1999), la giovanissima napoletana Nina di Majo (1975) per la sua seconda opera L’inverno da Napoli si sposta più a nord (Roma), per raccontare una storia riguardante le coppie e, seguendo il ciclo delle stagioni, passa dall’autunno all’inverno: ovvero a una stagione fredda dell’amore in cui le emozioni, i pensieri spesso sono congelati in frasi banali. Il volersi bene si complica. Tutto si risolverebbe:basterebbe un semplice gesto, una dolce parola, una piccola prova d’amore, suggerita dal cuore. Se nel napoletano Autunno c’erano tre storie di tre generazioni afflitte e incapaci di vivere rapporti normali con gli altri, in L’inverno ci sono due storie di due coppie in una crisi esistenziale, che non riescono a parlarsi, n? ad esprimere le proprie debolezze ed incomprensioni. La trama raccontata in L’inverno si rifà al cinema di Antonioni, Losey, Bergman senza aggiungere nulla di nuovo. Ennesima storia di trentenni in crisi, lacerata da protagonisti non in grado di comunicare tra loro. E’ un film che non porta lo spettatore a uscire dalla sala solo dopo un lieto fine classico, ma ? un film che f? in modo che lo spettatore si porti dietro delle domande. Di Majo presenta la coppia come un agglomerato senza speranza, composto di persone indolenti, spente, ghiacciate nei loro sentimenti, in cui ogni tentativo di seduzione diventa assurdit?, in cui l’amore (ironia di fondo) sembra il concetto pi? astratto e lontano del mondo. I personaggi nevrotici e paradossali si muovono soli e spersi in una societ? borghese ambigua e contraddittoria. Vagano senza raggiungere mai la meta, si arrendono a forze che non si possono contrastare; e la mdp non fa altro che rivelare la realt? stessa e concentrare la visione sui particolari indispensabili e sufficienti all’esposizione del tema dell’incomunicabilit?,dell’incomprensione.

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