Pianeta Cinema

Trama:
Strana la vita per Ernesto Picciafuoco, pittore di una certa fama e illustratore per vivere, strana perche’ senza che lui ne venisse a conoscenza i tre fratelli hanno intentato una causa di beatificazione a favore della madre, morta assassinata anni addietro per mano del quinto fratello, pazzo. Adesso la causa e’ alle battute finali, ed Ernesto viene chiamato a testimoniare. Una madre santa, che sorpresa!

Commento:
Approdato al Festival di Cannes (unica pellicola italiana in concorso sulla Croisette) il film di Bellocchio e’ stato salutato da sei minuti di applausi, appena uno di meno dell’acclamato ‘La stanza del figlio’ di Moretti, o almeno questa e’ la cronaca che ci riserva Vincenzo Mollica. Al di la’ dei battimani che spesso non sono indicativi di nulla rimane un film difficile e complesso, quello di Bellocchio, che affronta un argomento tabu’ e che si trascina un codazzo di scandali per le bestemmie che pronuncia un attore (e che gli hanno fruttato un indecente VM14). La sensazione e’ che Bellocchio abbia avuto l’urgenza di dire delle cose precise sulla religione cattolica, e soprattutto sul suo corollario di santi, visioni, barroccherie e business. E questa e’ senz’altro la parte piu’ riuscita della pellicola, questi attacchi violenti e sferzanti all’apparato del cattolicesimo piu’ becero e formalista. Purtroppo queste ‘esternazioni’, questo cuore arrabbiato e puro del film non trovano un sostegno altrettanto valido nella struttura narrativa, che in diversi momenti annaspa e si perde. Completano il quadro un audio in presa diretta da dimenticare, ed un buon impianto visivo, cupo ed epico allo stesso momento.

Links:
sito ufficiale (in italiano).